SICILIA - Messina - Panarea

Soggiorno in hotel 3 stelle dall'animo panariota

  • Solo Soggiorno
  • 2 giorni / 1 notte
  • 3 stelle
  • Pernottamento e prima colazione

Mondana, glamour e sempre in voga, Panarea è la più piccola delle sette isole dell'arcipelago eoliano. Eppure proprio sulle sue coste si formarono le prime civiiltà delle Eolie, che trasformarono queste sette isole in un crocevia di scambi commerciali con tutto il Mediterraneo. La natura che la impreziosisce rigogliosa ne esalta la bellezza: potete scoprirla a piedi, passeggiando lungo i sentieri profumati dalle piante che attorno crescono spontanee... oppure in barca godendo delle sue suggestive coste. O semplicemente godete di un bagno rigenerante nel suo mare turchese. In qualunque modo decidiate di scoprirla, vi lascerà incantati
In contrada del Drautto, che deve il suo nome al pirata arabo-turco che fece dell'isola uno stanziamento per le sue imbarcazioni, si trova questo delizioso hotel tre stelle, base strategica per scoprire l'isola e luogo ideale dove tornare alla sera e godere del meritato relax in un ambiente curato, dall'identità e lo stile eoliano, sia negli arredi, che nel calore dell'accoglienza dello staff.

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Dettagli

Descrizione:
struttura a 3 stelle situata a due passi da Cala Zimmari e Cala Junco, le uniche spiagge dell'isola di Panarea, a poca distanza dal centro storico. L'albergo dista meno di 15 minuti a piedi dal porto, da cui salpano i traghetti per le isole di Lipari e Salina.


Camere:
12 camere, Impreziosite da dettagli colorati, le sistemazioni vantano tutte pavimenti con piastrelle originali siciliane, letti in ferro battuto, scrivania, TV e bagno interno con set di cortesia e asciugacapelli. Alcune camere regalano viste panoramiche sul mare. Il bagno in camera dispone di doccia, set di cortesia e asciugacapelli. Sono disponibili culle/letti per bambini (gratuiti) (su richiesta).


Servizi: 
a disposizione una terrazza panoramica da dove ammirare il paesaggio, Wi-Fi gratuito.


Pasti: 
colazione a base di prodotti salati e dolci, nell'apposita sala (o se lo si desidera, direttamente in camera).


Servizi: 
è possibile usufruire gratuitamente di una navetta per il terminal dei traghetti.

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Date e prezzi
Prezzo
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Incluso/Escluso

La quota si intende a persona, a notte


La quota comprende:
- Sistemazione in camera doppia
- Trattamento di pernottamento e prima colazione.


La quota non comprende:
- Quota apertura pratica Euro 20 a persona
- Quanto non espressamente indicato alla voce "la quota comprende".

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Appunti di Viaggio

Panarea è l'isola più piccola delle Isole Eolie (ha una superficie di 3,3 km²) e si trova a nord-est di Lipari. Panarea che vediamo oggi è solo una piccola parte di quella che esisteva anticamente: a causa di un'eruzione vulcanica, una grossa parte dell'isola è sprofondata. Da questo evento si sono formate le piccole isole (Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca) e gli isolotti (Bottaro, Lisca Nera, Panarelli e Le Formiche) fanno parte dello stesso complesso vulcanico e formano una specie di piccolo arcipelago a se stante. Questi isolotti sono staccati tra loro in superficie mentre in profondità sono uniti. Panarea, come tutte le altre isole Eolie, è di origine vulcanica ed ha un territorio prevalentemente montuoso: la cima più alta è il Timpone (420 metri) chiamato anche Punta Corvo. La parte ovest dell'isola è caratterizzata da un terreno aspro formato da rocce colonnari (quasi inaccessibile) mentre nella parte orientale vi sono le tipiche coltivazioni a terrazza di viti, olivi e cereali.A Cala Junco vi sono dei resti molto ben conservati, di un villaggio preistorico, che testimonia l'origine antichissima di quest'isola.Panarea ha circa 300 abitanti quasi tutti residenti nel centro di San Pietro, situato nella costa orientale e munito di un piccolo porto. L'economia si basa essenzialmente sulla pesca e soprattutto sul turismo: Panarea è una delle isole più incantevoli delle Eolie ed è sede di un turismo d’élite che l’ha resa una meta storica delle vacanze estive più esclusive. L'isola di Panarea possiede dei fondali bellissimi ed offre quindi la possibilità di effettuare delle immersioni veramente indimenticabili.

Cenni storici di Panarea
Originariamente Panarea era chiamata Euonymos che significa "che sta a sinistra" cioè che si trova a sinistra di chi da Lipari si dirigeva verso la Sicilia. Successivamente venne chiamata Panarion (distrutta) e poi Pagnaria (la maledetta) per finire con Panaria (tutta sconnessa) e quindi Panarea.Panarea fu abitata fin dal III millennio a.C. grazie alla sua buona posizione ed al suo territorio. Sono stati rinvenuti i resti di 23 capanne che ci indicano l'esistenza di un antico villaggio preistorico. Sono stati ritrovati anche resti di ceramica micenea che dimostrano gli scambi commerciali che già esistevano con le popolazioni dell'Egeo. Vicino la punta di Capo Milazzese, gli archeologi hanno ritrovato un villaggio preistorico risalente all'età del bronzo (XV - XII secolo a.C.). A Basiluzzo invece sono state ritrovate testimonianze delle civiltà romana. Fino al periodo romano, Panarea fu abitata stabilmente; successivamente invece seguì le sorti di tutte le isole Eolie: le scorrerie arabe e turche impedirono per molto tempo lo sviluppo economico e Panarea rimase diabitata per moltissimo tempo.

Cucina Tipica di Panarea
La cucina tipica panarellese si basa soprattutto sul buonissimo pesce che viene pescato giornalmente e servito freschissimo nei locali dell'isola. Tra i vari piatti tipici vi consigliamo la pasta con sugo di testa di pesce spada, la pasta fritta alla panarellese a base di vermicelli, acciughe, sale, pepe, pangrattato: una volta che la pasta è cotta, viene messa in padella con il condimento, viene aggiunto il pangrattato e viene fatta friggere a fuoco basso in modo che si formi una crosticina compatta; come secondi piatti troviamo il baccalà con i capperi, i trigghi o' rosmarinu (triglie al rosmarino), i pomodori ripieni di pesce. Tra i dolci vi sono i spicchidedda a base di vino cotto e chiodi di garofano, la torta dei munnuli a base di mandorle ed i tipici dolcetti natalizi vastedduzzi (o nacatuli) ripieni di mandorle, cannella, acqua di mandarino e chiodi di garofano.

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